La lombalgia

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Il mal di schiena (lombalgia) limita l’attività di una persona con plurime modalità. Può peggiorare a riposo e/o obbligare al riposo ma, una cosa è certa: la posizione seduta molto spesso peggiora il quadro, nel momento o dopo il riavvio del movimento!

Molti termini, medici e non, richiamano il dolore percepito al tratto lombare della colonna vertebrale: mal di schiena, sciatalgia, sciatica, dolore ai “reni” (intendendo l’area renale e non il problema dei reni quali organi di filtraggio del sangue).

Il problema interessa da sempre numerosi individui di differenti età: deve essere preventivamente inquadrato con una diagnosi medica, atta ad escludere che si tratti unicamente di un sintomo proveniente da altre patologie poi, quando è appurato che quadro clinico e sintomi riportano alla lombalgia comune, siamo nella condizione per rivolgerci all’osteopata.

Normalmente il desiderio di ogni persona che giunge in studio con una lombalgia è:

  • poter ritornare come prima
  • comprendere meglio l’accaduto per eliminare/ridurre le recidive;
  • acquisire le principali informazioni per non essere

dipendenti dalla terapia, dedicando ogni tanto un momento ad alcuni esercizi semplici ma allineati al trattamento svolto in studio.

Rispondere a queste esigenze con tempismo è fondamentale, diversamente nel tempo il disturbo sarà collocato nel capitolo “lombalgia cronica”, temine coniato ad ok per ammettere che la persona ha dolore, ma le conoscenze mediche classiche non permettono di comprerne le cause.

Se il vostro eventuale precedente iter non ha permesso, nonostante competenza e premura, di ottenere un beneficio sulla vostra lombalgia,  diventa importante analizzare il funzionamento del corpo umano per “vedere” oltre le indagini radiologiche e gli esami ematici, con la possibilità di decodificare la causa (o le cause) di ciò che “mal funziona” nella colonna vertebrale, senza che questa sia  radiologicamente alterata.

Il Metodo Solère e la specifica metodologia di valutazione ed analisi (dei dati), permettono di far emergere aspetti non considerati nelle comuni, seppure approfondite, valutazioni mediche e fisioterapiche.

Un rapido riscontro è possibile, anche per le lombalgie più cronicizzate!

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La lombalgia

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In estrema sintesi, quando siamo di fronte ad caso di lombalgia cronica aspecifica, il Metodo Solère propone una ulteriore valutazione che potrebbe far emergere 3 sottocapitoli:

● 12 differenti casi di sindrome disfunzionale meccanica
● 3 differenti casi di sindrome disfunzionale meccanica + correlazioni viscerali
● 11 differenti casi in cui la disfunzione c’è, ma non rientra nelle problematiche meccaniche, pur essendo la schiena il “luogo della manifestazione”.

Per dettagliare meglio questo capitolo riferiamo che si tratta di sintomi “non meccanici” e “non organici” assimilabili a quelli che può manifestare un Paziente fibromialgico, ma diversi nella modalità di manifestazione e
nell’intensità.

Tutto questo non rientra nel normale iter medico­diagnostico, nelle varie espressioni della fisioterapia/terapia manuale, nella pratica degli osteopati: è una prerogativa del Metodo Solère . Il trattamento prevede mediamente 3 sedute, nel corso delle quali il soggetto deve rilevare un sensibile miglioramento.

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